lunedì 26 novembre 2012

Motori tubolari: uno non vale l'altro

Avendo lavorato per parecchi anni all'interno di un'azienda produttrice di automazioni, in particolare motori tubolari, ho maturato quella che molti definiscono "deformazione professionale" che spesso metto in atto quando mi viene posta la consueta domanda: "Cosa differenzia questa automazione da quest'altra? Sono uguali!".

In questo post capiremo che fare una scelta intelligente e consapevole per la nostra automazione, si rivelerà una scelta azzeccata sul lungo periodo.

Ora, nel campo delle automazioni si è fatta molta strada dal punto di vista tecnologico. Per quanto riguarda i motori tubolari si può parlare di prodotto "maturo", nel senso che, a meno di puntare su modelli sofisticati dotati di finecorsa elettronico, encoder, o centralina ricevente interna - in cui è l'elettronica a fare la differenza -, si può tranquillamente dire che tutti i modelli sono, dal punto di vista progettuale, più o meno equivalenti. 
E' un po' come le automobili: sono tutte dotate di 4 ruote, un motore, una scocca e un volante. Ci sono però delle differenze sostanziali tra un modello di ottima qualità ed un altro di concorrenza.
Ad esempio, ciò che differenzia un prodotto JOLLY MOTOR, CAME, SOMFY o NICE e un equivalente senza marca è fondamentale: la qualità costruttiva e la scelta dei materiali.

Tenendo a mente il post precedente, dove illustravo le varie componenti dei motori tubolari, l'elemento più delicato è certamente il riduttore. Su di esso grava il carico del serramento (il peso della tapparella o il carico dei bracci nel caso di una tenda da sole) e se esso non è costituito da componenti di qualità, a lungo andare potrebbe costituire il "tallone d'Achille" della nostra automazione. 
Ho vasta memoria di tende da sole a bracci aperte di schianto (immaginate il pericolo) in cui il riduttore del motore ha ceduto perché la scelta delle materie prime non era adeguata. Conseguenze simili sono dovute inoltre a causa di pulegge di traino prodotte interamente in plastica (finiscono per "spanarsi" a causa della torsione dovuta al carico).

Altro caso ancora è quello di motori per tenda da sole i cui componenti esposti al sole (ad es. le viti di regolazione finecorsa) finivano per cuocersi e qualsiasi tentativo di registrare la corsa - magari dopo un intervento di riparazione alla tenda - finiva per disintegrarli, rendendo necessaria una sostituzione totale dell'automazione.

Un ulteriore elemento da non sottovalutare è il perno quadro che va inserito nella testa del motore:

Testa motore nelle sue varie parti.



Il sistema di imprigionamento del perno quadro sulla testa del motore è fondamentale in quanto su di esso grava la torsione che avviene lungo l'asse del motore durante la movimentazione del serramento.
Sebbene spesso il perno quadro sia fornito in acciaio zincato, ciò non è sufficiente ad evitare casi di torsione dannosa per l'integrità del motore, in quanto esso viene imprigionato sulla testa con delle staffette in plastica, nelle soluzioni più economiche. A volte vengono fornite staffette in acciaio zincate, ma queste vengono semplicemente fissate con delle viti diam. 4 mm alla testa del motore. Giudicate voi.
Immaginate quindi di dover movimentare una grossa tapparella in acciaio coibentato o una grossa tenda da sole. Va da sé che la scelta dei materiali non è adeguata.

I sistemi adottati ad esempio da CAME e Jolly Motor sono invece peculiari. Vediamoli di seguito:

Perno quadro per motori Came e relativo inserto di sicurezza.

Particolare motore marca Came. La scanalatura sulla testa è sagomata secondo la forma dell'inserto di sicurezza.

Esploso testa motore marca Jolly Motor. In questo caso l'inserto quadro con il relativo supporto "abbraccia" l'intera testa del motore così da garantire una maggiore solidità e sicurezza in caso di sovrasforzi.


In questi modi, non si rischia di compromettere l'integrità dell'automazione in caso di sforzo.

Ultimo ma non ultimo in ordine d' importanza: il servizio di assistenza e ricambi. Poche grandi aziende possono garantire un servizio di assistenza e ricambi capillarmente diffuso. Particolare da non sottovalutare in fase di scelta della propria automazione.

Spesso poi vengono proposti motori tubolari che sollevano fino a 100 Kg a un prezzo molto conveniente. Quello che non viene detto però è che quella capacità di sollevamento, volutamente gonfiata, varia sensibilmente al variare del diametro del rullo avvolgitore e spesso è riferita ad applicazioni con rullo di diam. 50 mm, ovvero quelli usati per screen di proiezione. E non mi sembra  che ci siano screen di proiezione che arrivino a quel peso. Non a caso i motori per screen presentano coppie di lavoro non superiori ai 20 Nm.

Quindi, al variare del diametro del rullo avvolgitore varierà la capacità di sollevamento: su diam. 60 avremo una determinata portata, su diam. 70 mm un'altra, sui 78 mm un'altra ancora e così via. Inoltre ci sarebbe poi da considerare  altezza del serramento, il materiale sollevato, eventuali attriti e inerzie ecc.
Ma su questi argomenti ci torneremo nei prossimi post.

2 commenti:

  1. Ciao ! Complimenti per il blog, mi sto appassionando a motori tubolari e automazione in generale..
    Ho.provato a smontare un motore tubolare nice guasto poiché la tapparella scendeva da sola lentamente ma non ho ben capito come funziona il freno, ho pensato fosse solo il riduttore a tener bloccato il rullo ma probabilmente mi sbaglio puoi spiegarmi meglio come funziona il freno ? Per la tua esperienza personale quale marca/modello di motori consiglieresti ?

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  2. Ciao! Devo installare delle nuove tapparelle a casa.il venditore mi ha proposto somfy o nice. Qual è il migliore? Quali sono le caratteristi he che li contraddistinguono per permettermi di fare la scelta migliore?

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